6×6 Esplorare le parole/Art for Businnes Forum

Dal Comunicato Stampa
Art For Business Forum 2011 | Imparare il presente
La Triennale di Milano
18 e 19 novembre 2011
6×6 Esplorare le parole
Nel pomeriggio di venerdì 18 novembre si terrà il seminario 6×6 Esplorare le parole: sei artisti, esponenti di sei linguaggi artistici differenti, interpreteranno sei parole comuni all’arte e al business. Saranno con noi Odile Decq, architetto nota al grande pubblico italiano per il suo progetto di ristrutturazione del MACRO di Roma, che, alla luce della sua personalità dirompente, regalerà al pubblico la propria interpretazione della parola coraggio; Giorgio Barberio Corsetti, regista di teatro e circense interpreterà la parola instabilità; a Mauro Sargiani, designer di tavoli da conversazione, è stata assegnata la parola gioco; Cesare Pietroiusti, artista performer, mostrerà come riscoprire il piacere del lavoro; Gianandrea Noseda, direttore d’orchestra, mostrerà come l’attenzione al dettaglio sia importante tanto nell’esecuzione musicale quanto nei processi organizzativi; David Riondino, poeta e cantautore, interpreterà la parola malinteso, mostrando come le arti possono insegnare a trarre ricchezza della diversità di interpretazione e visione.
In occasione del Forum, Mauro Sargiani ha disegnato e creato Talit, un magnifico tavolo che sarà il tavolo dei relatori del Forum.
Talit è stato costruito per valere come garanzia delle parole che andrò a spendere nel mio intervento sull’argomento gioco, vuole essere la messa a fuoco del fatto che ogni parola che deciderò di usare proviene da una assunzione di responsabilità nei confronti dei linguaggi da me appresi e poi trasformati in comportamento e lavoro: ogni cosa detta vorrebbe guadagnare la sua esistenza grazie al lavoro che ha innescato, e tutto questo dovrà accadere davanti agli occhi delle persone che interverranno.
Il tavolo ha preso il nome Talit per una ragione precisa: nella cultura talmudica è lo scialle rituale che avvolge il bambino e lo accompagna dal maestro per la prima consegna dell’alfabeto, il mio tavolo vuole recare i segni e la mappa di ogni alfabeto che sarebbe mia intenzione abitare e praticare: nelle stanze segrete, che sono in tutto quindici, si trovano le tracce e gli indizi di ogni linguaggio che ha nutrito la mia identità e le ha dato la sua forma mutevole, scrittura musica e colore che da puro lessico astratto si sono trasformati in comportamento e lavoro, vogliono farsi parola che viene al mondo per rivolgersi a un’altra persona”.
Mauro Sargiani

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1 Comment

  1. admin

    Gioca con le tue parole. Tranquillamente.

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